Il Sud Africa è terra di artisti dall’incredibile potenziale creativo. Tra le scoperte più recenti c’è la giovane Simphiwe Dana, una cantante dalla voce intensa e incredibilmente affascinante, che a soli ventisei anni si è imposta nella scena musicale sudafricana. La stampa la definisce “la cosa migliore dopo Miriam Makeba nella Afro-Soul Music”, presentandola come “la diva sudafricana n° 1”. L’album di debutto, Zandisile, ha avuto un enorme successo di pubblico e critica ed il suo primo tour europeo, l’estate scorsa, ha visto standing ovation ovunque si esibisse.

Zandisile è stato presentato ufficialmente nel luglio 2004, quando Simphiwe si è esibita con Angelique Kidjo alla Johannesburg Music Hall. Può sembrare convenzionale dire che somigli alle prime Miriam Makeba e Dorothy Masuka, perché attribuito a così tante cantanti emergenti, ma effettivamente la voce di Simphiwe riporta alla golden age della musica sudafricana. 

Simphiwe ha studiato molte forme musicali. Ha cominciato cantando nel coro della chiesa di East Cape, dove è nata, e l’influenza del gospel è molto presente nel primo album.

Con l’abolizione dell’apartheid, Simphiwe ha potuto dedicarsi allo studio, occupandosi inizialmente di moda. Ma una volta trasferitasi a Johannesburg, la culla dell’industria musicale sudafricana, è stata subito notata da produttori e musicisti affermati, il che l’ha portata alla registrazione di Zandisile.

Zandisile unisce stili molto diversi: jazz contemporaneo e sonorità tradizionali africane, R&B progressive, world music e pop. La maturità artistica della cantante brilla ben oltre i suoi ventisei anni e la sua musica è profondamente radicata nella tradizione africana.

Dall’ingresso nel panorama musicale sudafricano, questa stella ha superato notevolmente le altre cantanti emergenti e si è aperta la strada per una carriera folgorante. Al SAMA (South African Music Awards, l’equivalente sudafricano del Grammy) del 2005 è stata nominata “Esordiente dell’anno” e “Migliore Cantante Jazz”, ricevendo inoltre le nomination per “Migliore Autrice” e “Migliore Artista Femminile”. Tutte le canzoni dell’album sono state scritte dalla stessa Simphiwe, a volte con la collaborazione di grandi nomi della musica sudafricana, come il produttore Thapelo Khomo, ex tastierista dei leggendari gruppi Stimela e Bayete; o Carlo Mombelli, uno dei più dotati bassisti del paese. Altri importanti artisti che hanno collaborato a Zandisile sono Victor Masondo al basso (ex produttore di Miriam Makeba), e il batterista Isaac Mtshali, presente nell’album Graceland di Paul Simon.

Tra le proprie influenze, Simphiwe include i miti del jazz Lena Horne e Sarah Vaughan, cantanti sudafricane quali Dorothy Masuka, ma anche nomi dal mondo del reggae, del jive e della musica tradizionale Xhosa. Definisce il suo stile come Modern African Soul e i testi delle canzoni parlano essenzialmente dell’importanza della tradizione, ma anche della lotta per la propria affermazione e per la libertà, soprattutto femminile.

Con l’uscita in tutto il mondo di Zandisile e il tour europeo 2006, la cantante di Johannesburg sta dimostrando oltre i confini della sua terra quello che la stampa sudafricana dice di lei: “la cosa migliore dopo Miriam Makeba nella Afro-Soul Music”.

In The One Love Movement on Bantu Biko Street, il secondo album, Simphiwe Dana continua il percorso che ha scelto per sé: brani scritti in prima persona, che parlano di politica e famiglia, mescolati a melodie e ritmi intensi e significativi. Il tutto unito a un mix di musica sudafricana, Pop e Jazz contemporanei. Accanto a brani in Xhosa, l’idioma sudafricano di cui Simphiwe è madrelingua, l’album propone anche pezzi tradotti in inglese, quindi non è più un segreto se delle canzoni d’amore molto personali spuntano nel repertorio.

Il titolo dell’album, molto politico, parla di speranza, è un inno alla libertà dopo le dure repressioni che la gente di colore ha dovuto subire così a lungo. Come dice Simphiwe: “Bantu Biko Street è l’unica strada lastricata dalle nostre speranze e sogni; è la nostra strada dorata, che deve esistere prima di tutto nelle nostre menti”.

 

SIMPHIWE DANA

The One Love Movement on Bantu Biko Street

(cd album distribuito in Italia da IRD)

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