Frutto di una lunga ricerca condotta da Marco Ferradini, in collaborazione di José Orlando Luciano, sul lavoro musicale di Herbert Pagani, il doppio CD La mia generazione fa parte di un ampio progetto che prevede anche un libro di testimonianze e uno spettacolo teatrale. 

La mia generazione è un tributo al grande Herbert, artista eclettico protagonista della musica italiana negli anni Sessanta. Al fianco di Ferradini duettano Alberto Fortis, Andrea Mirò, Anna Jencek, Caroline Pagani, Eugenio Finardi, Fabio Concato, Fabio Treves, Federico L'Olandese Volante, Flavio Oreglio, Giovanni Nuti, Legramandi, Lucio Fabbri, Mauro Ermanno Giovanardi, Moni Ovadia, Ron, Shel Shapiro, Simon Luca, Syria.  Un team di artisti legati a Pagani da esperienze di vita, affinità musicali e non, stima e passione per l’arte. L’album si compone di ventuno canzoni, messe in fila come perle di una collana, ognuna con un messaggio una personalità, che restituiscono il mondo come lo vedeva dietro ai suoi occhialini tondi Herbert.

«Sono ventuno fotogrammi - dichiara Ferradini - dei veri gioielli che mi hanno posto tanti quesiti, non ultimo: come mai il suo nome sia completamente dimenticato. Ho dovuto cambiare gli arrangiamenti originali, per renderli eseguibili alla chitarra e adattarli alle diverse tonalità di voci. Ci ho lavorato per due anni assieme a José Orlando Luciano, musicista e amico. Più ci lavoravo e più la materia mi lievitava fra le mani. Per la mia generazione Herbert è stato importante, la musica era l’unico mezzo di comunicazione. Noi giovani eravamo delle spugne, assorbivamo tutto quello che girava. E ho intitolato l’album La mia generazione che, oltre ad essere uno dei brani più significativi della raccolta, include la filosofia dell'intero lavoro».

L’album è già stato presentato con successo a Musicultura, al Premio Bindi e verrà promozionato nei circuiti delle maggiori libreria italiane.                                                                                                                                                                                                                                         

«Questo omaggio - prosegue Ferradini - non vuole solo fare ascoltare la sua poesia sotto forma di canzone e tramite essa far conoscere la sua arte, ma raccontare il mondo intorno a noi in quegli anni di certo non facili, però pieni di fermento culturale. Ogni brano quindi, assume l’aspetto di un piccolo quadro di vissuto nel quale l’artista ha concentrato un suo specifico “sapere”, qualcosa che sente di dover comunicare al suo pubblico con urgenza, come se il suo contenuto potesse volatilizzarsi all’istante se non ascoltato.  Le canzoni che formano questo mosaico chiamato Herbert sono quelle che lui ha inciso nella sua carriera come cantante. Quelle che lui ha scritto e sono state interpretate da altri artisti e quelle che avrebbe dovuto cantare lui se fosse vissuto ancora».

 

 

 

Di seguito Ferradini commenta i brani della tracklist:

 

1 Stelle negli oroscopi (M.Ferradini) con Ron, Fabio Concato, Ferradini

Descrizione dell'atmosfera carica di speranze e aspettative di quando ci si trovava a lavorare senza contare il tempo, sorretti da una passione che consumava ma rendeva felici perchè ignari “spettatori” della nascita di una canzone. Forse la fase più emozionante del processo creativo.

 

2 Albergo a ore (Pagani/Monnot) con Syria, Giovanni Nuti, Ferradini

Sicuramente il brano di maggior successo di Pagani, ripreso anche da altri artisti tra i quali Gino Paoli e Ornella Vanoni.

 

3 La mia generazione (Pagani/Limentani/Cini) con Caroline Pagani, Ferradini

La sua famiglia descritta con lucida ed impietosa ironia.

 

4 L'Erba Selvaggia (Pagani/Barnell/Lombardi) con Eugenio Finardi, M.Ovadia,

Negli ultimi tempi i suoi testi erano diventati più impegnati, impregnati di sociale. Herbert del resto è sempre stata una penna esplicita e pragmatica. Le parole di questo gioiello inedito....sono di una attualità impressionante !

 

5 Cento Scalini (Nisa/Pagani/Lombardi) con Fabio Concato, Ferradini

La descrizione di un idilliaco rapporto giovanile contrapposto al dovere emigrare per sopravvivere.

 

6 Da niente a niente (Pagani/Limentani/Peyrac) con Mauro Ermanno Giovanardi, Federico (Olandese Volante), Ferradini

La terra vista dal cielo. Staccarsi dal suolo a volte serve a far pensare alla vacuità di molte nostre azioni. Guardarsi dall'alto...aiuta a riconsiderare ogni cosa.

 

Nel settembre del 1980 io ed Herbert facemmo un breve week end a Macugnaga dove lui aveva preso in affitto un bellissimo chalet. Io ero in procinto di incidere il mio secondo album e dovevamo scrivere i testi di alcune mie canzoni. Quel rifugio era il posto perfetto per isolarsi e lavorare. Durante il giorno si passeggiava per sentieri di montagna raccogliendo mirtilli e godendo il paesaggio del Monte Rosa ma quando calava la sera, siedevamo attorno al fuoco e mentre io suonavo la chitarra facendogli ascoltare le mie canzoni lui scriveva i testi che descrivevano proprio quei giorni che stavamo vivendo. Io raccontavo le mie pene d’amore e lui con l’indubbia maestria della sua penna trasformava in poesia le mie sofferenze. E’ lì che ho capito quanto fosse grande la sua arte! Bene, da quella indimenticabile vacanza sono nate le canzoni che mi hanno portato al successo .  Era il 1980, si apriva un nuovo decennio ed io cominciavo la mia carriera.

 

7  Schiavo senza catene (Pagani-Ferradini) con Simon Luca, F.Treves

8 Week End (Pagani-Ferradini) con Flavio Oreglio, Ferradini

9 Teorema (Pagani-Ferradini ) con Ron, Giovanardi, Ferradini

Una trilogia dove si descrive l’odissea di un principiante dell’amore. Di come il primo innamoramento ti apra l’orizzonte e contemporaneamente te lo restringa sugli occhi di una donna che improvvisamente diventa tutto il tuo mondo; di come speri che quello che stai vivendo possa durare in eterno facendoti provare le stesse intense emozioni dell’inizio di ogni rapporto, ma anche di come la prima lite o semplicemente il tempo che passa appiattisca tutto, inesorabilmente, come un rullo compressore.

 

10 Lombardia (Brel/Pagani) con Legramandi, Shel Shapiro, Ferradini

Traduzione-adattamento di un brano di Jaques Brel:“Le Pays plat”, dove in origine il cantautore francese descriveva le Fiandre. Pagani ha voluto riprendere il tema dell'amore della propria terra raccontando la città del suo cuore, Milano e la vita nel pays plat nostrano, la pianura Padana.

 

11 Bicicletta (Pagani/Ferradini) con Legramandi, Ferradini

“Su due ruote vai” era uno slogan del comune di Milano dei primi anni ottanta per incentivare l’uso delle due ruote. Ma anche la mia passione!

 

12 Porta via (Pagani/Graziani) con Giovanni Nuti, Ferradini

Un brano dedicato all’amore scritto con Ivan Graziani.

 

13 La stella d’oro (Pagani/Limentani/Serra) con Alberto Fortis, Ferradini

14 Un capretto (Tradizionale) con Legramandi, Ferradini                                         

Sono entrambi brani che parlano della condizione ebraica, religione di appartenenza di Herbert.

 

15 Jean e Paul (Marco Ferradini)  con Andrea Mirò, Ferradini

Questa canzone l’ho scritta dopo avere letto un bellissimo libro di Josef Joffo, “ Un sacchetto di biglie” dove si descrive l’odissea di una famiglia ebrea parigina, costretta a smembrasi all’arrivo dei nazisti. Sulle note del brano racconto del viaggio in treno dei protagonisti: due fratelli superstiti che si dirigono al sud della Francia, per mettersi al sicuro in un convento che li ospiterà per tutto il tempo della guerra.Vorrei dedicare a Herbert questo mia canzone perchè sono convinto che se l’avesse ascoltata mi avrebbe detto… ma è stupenda, cantiamola insieme !!!

 

16 Cin cin con gli occhiali (Pagani/Bennato) con Ferradini

Negli anni '60 portare gli occhiali non era certo un vanto o un dettaglio chic ma era considerato un handicap! Anche nella leggerezza di questo brano si può cogliere un tocco di originalità che trasforma una canzone in apparenza banale in un godibile gioiello.

 

17 Un letto in riva al mare (Pagani/Ferradini)  con Legramandi, Ferradini

So che amava camminare sulle spiagge e raccogliere i rifiuti del mare con i quali dava vita a collage,assemblaggi, patchwork fantastici.

 

18 Fratello mio (Pagani-Ferradini) con Caroline Pagani, Ferradini

Un amore decisamente controcorrente descritto in  modo talmente poetico da risultare più ro-mantico di quelli tradizionali.

 

19 Signori Presidenti (Pagani/Limentani/Totaro) con Lucio Fabbri, F. Treves, Ferradini

Ascoltando questo testo viene da chiedersi quando è stato scritto. I casi sono due: o Herbert era decisamente lungimirante oppure i problemi di quarant'anni fa sono i problemi di adesso.

 

20 L'Albero (M.Ferradini) Anna Jencek, Ferradini

In Israele esiste un bosco voluto da Herbert, nato e cresciuto grazie ai proventi degli articoli che era solito scrivere sui quotidiani dell'epoca riguardo alla condizione palestinese. D'altronde nel cuore di Pagani impegno politico e missione ecologica andavano di pari passo.

 

21 Ti ringrazio vita (Pagani-V.Parra) con Anna Jencek, Legramandi, Ferradini

….che ci hai dato Herbert !

 

Musicisti che hanno collaborato alla realizzazione delle registrazioni:

 

Marco Ferradini: chitarre, mandolino, basso acustico

Josè Orlando Luciano : pianoforte, fisarmonica, programmazione

Simone Rossetti Bazzaro : violino, viola

Davide Casali: clarinetto

Trio archi “Marcando”.

Registrato all'Orlange Studio di Cologno Monzese.

 

 

MARCO FERRADINI

presenta 

LA MIA GENERAZIONE

(Coprod.Moletto edizioni musicali e 103 edizioni musicali, Distr. Edel, 2012)

 

doppio cd-tributo al genio artistico di Herbert Pagani

con Concato, Lucio Fabbri, Finardi, Fortis, Mauro Ermanno Giovanardi, Anna  Jencek, Legramandi, Mirò, Giovanni Nuti, l’Olandese volante, Oreglio, Ovadia, Caroline Pagani, Treves, Ron, Shapiro, Simon Luca, Syria

 

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