6 Flow Variations

6 FLOW VARIATIONS

video-installazione di Antonio Di Mino

con il violoncellista Giovanni Sollima

a cura di Maria Chiara Valacchi

 

ANTEPRIMA NAZIONALE

 

Milano, venerdì 9 ottobre, Eastends Studios

Step 09 - Music, Performance & ArtGallery, prima edizione

Via Mecenate 84/90, ore 18.00

 

In occasione della manifestazione Step 09, prima fiera nazionale di arte, musica e performance che si terrà dal 9 all 11 ottobre negli Eastends Studios di via Mecenate a Milano, sarà presentato, in anteprima nazionale, negli spazi esterni dell’esposizione, l’istallazione “6 Flow variations”, un video dittico che ruota sul tema della variazione del flusso realizzato dall’artista palermitano Antonio Di Mino e il compositore, musicista Giovanni Sollima, a cura di Maria Chiara Valacchi.

 

Si definisce fluido una sostanza che si deforma illimitatamente (fluisce) se sottoposta a uno sforzo di taglio, indipendentemente dall'entità di quest'ultimo; è un particolare stato della materia che forma una superficie libera se non vincolata da un definito contenitore. Nel video “6 Flow variations”, l’intento, dell’artista Antonio Di Mino e il compositore musicista Giovanni Sollima è quello di contenere le pulsioni di un fluido indefinito; una passione pura, un tormento o una forza che da immagine diventa suono, per abbracciare nuovamente l’estetica di una rappresentazione. Un flusso d’energia incontenibile che trova la sua immediata identificazione nelle immagini di un cuore che pompa, e nel suono regolare del sangue che scorre. Il fruscio intenso che cadenza toni sordi e ripetuti, s’interrompe con il gesto e il rumore di un gessetto sfaldato sulla superficie di un pezzo di ferro circolare, ricordo delle sezioni di vene, tunnel flebili che contengono magicamente lo scorrere potente del fiotto sanguigno. Lo sfrigolio fastidioso diventa melodia inquieta, creata dallo sfiorare prepotente dei crini su corde di un violoncello illuminato a luce radente, che si amplifica e invade il silenzio. In un’assenza di suoni coatta, cercata nella dimensione sospesa di una gebbia piena d’acqua, lo strumento continua a suonare emettendo tonalità ovattate. La musica va avanti in una lotta impari con il flusso dell’acqua che la sovrasta per disperderla velocemente nella pienezza del liquido. Rimane lo strumento nella limpidezza artificiale della vasca, diritto come un fuso. Perde la sua guerra con lo scorrere irruento del fluido, resta l’orgoglio di un soldato in piedi senza più armi.

 

Antonio Di Mino

Architetto e pittore, nasce a Palermo nel 1980. Diverse le collaborazioni a performances e progetti video-installativi con il compositore e violoncellista Giovanni Sollima. Nel 2004, realizza le opere utilizzate in “Paradise”, nel progetto musicale “Songs from the Divine Comedy”, nell’ambito del Festival di musica contemporanea di Fano diretto da Franco Battiato. Con Giovanni Sollima, nel 2006, presenta il progetto “Skinned”. Suona presso la galleria Prati di Palermo e nel 2007  “In Cross/linee di canto” nello spazio Ducrot dei Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Sempre lo stesso anno per la rassegna Le Arti In Città_Perugia Contemporanea realizza il progetto “Crossing|canto” presso il centro espositivo della Rocca Paolina e Skinning PG, workshop interdisciplinare sulla contaminazione tra arti visive, sonore, e la struttura urbana perugina. Vive e lavora a Milano.

 

Giovanni Sollima

Violoncellista e compositore, nasce a Palermo nel 1962. Presso il Conservatorio della sua città si diploma in Violoncello e Composizione, perfezionandosi al Mozarteum di Salisburgo e alla Musikhochschule di Stoccarda, ed avviando una precoce e fulminante carriera con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli e Martha Angerich. Fra i maggiori interpreti delle sue composizioni: Riccardo Muti con la Filarmonica della Scala, Gidon Kremer con la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet con i Solisti di Mosca, gli archi dei Berliner Philharmoniker; tra i solisti, di diversa estrazione musicale: Yo Yo Ma, Ruggero Raimondi, Patti Smith, Elisa. Per il teatro collabora con Bob Wilson, Peter Stein e Alessandro Baricco, per il cinema con Marco Tullio Giordana (I cento passi e La meglio gioventù) e Peter Greenaway (The Tulse Luper Suitcases, Nightwatching), per la danza con Carolyn Carlson e Karole Armitage. Invitato nelle maggiori sale internazionali, dalla Carnegie Hall alla Scala, suona anche in ambiti insoliti e alternativi, come la Knitting Factory di New York, Radio DJ, il Deserto del Sahara, fino ai ghiacciai delle Dolomiti dove in un teatro-igloo si e’ cimentato con un violoncello di ghiaccio. Vive e compone a Palermo e Berlino.

 

 

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