Egea dedica un’intera serie a Mario Brunello. Un impegno importante per l’etichetta che in Brunello, uno dei più grandi violoncellisti di oggi, individua il musicista attento ai fermenti della cultura contemporanea, aperto ad esperienze musicali che travalicano gli stretti confini dei generi tradizionalmente codificati. Il prestigioso e quanto mai ricco curriculum artistico del musicista, la sua grande capacità interpretativa, la qualità assoluta della sua “musica” rappresentano una risorsa per Egea. Mario Brunello porta con se un background di collaborazioni con i più grandi personaggi della musica “classica”, da Abbado a Gergiev, da Pollini a Kremer, ma questa non vuole essere un’apertura di EGEA, storicamente votata ad altri generi, alla “classica”. E’ la volontà di coinvolgere un artista che indubbiamente arricchisce e qualifica ulteriormente il catalogo dell’etichetta ed è in assoluta sintonia con EGEA in merito al ruolo della produzione discografica nel mondo di oggi.
I TITOLI
L’itinerario discografico definito da Mario Brunello e dall’etichetta prevede la realizzazione di cinque produzioni. Come è tradizione di EGEA, ancor più nel caso di Brunello, l’etichetta ha scelto di definire un percorso strutturato, duraturo con l’artista. Un percorso che consenta di “fotografare” un arco completo della sua produzione artistica. ODUSIA è il primo titolo della serie dedicata a Brunello ed è quasi il manifesto che definisce l’intero ciclo di produzioni. VIVALDI con i Concerti per violoncello sarà il secondo titolo e a seguire SCHUBERT e LEKEU, due autori accomunati da una brevissima vita. Il cd prevede le sonate per violoncello e pianoforte con Andrea Lucchesini. Ci sarà poi CELLO AND S, tre lavori contemporanei, Sollima, Scelsi, Sculthorpe, per per violoncello solo ma affiancato da elettronica, percussioni e canto gregoriano (coro del Monastero di Bose). Infine una nuova attesa registrazione, dopo la “storica” registrazione di quindici anni fa, delle SUITES di BACH per violoncello solo. Le cinque produzioni fanno riferimento a generi musicali differenti, ma l’interpretazione originalissima di Brunello è comunque il filo conduttore e l’anima di tutta la produzione.
Le prime cinque produzioni sono:
-ODUSIA orchestra d’Archi Italiana, Moni Ovadia
-BRUNELLO AND VIVALDI concerti per Violoncello ed Orchestra - L’arte dell’Arco
-CELLO AND S per Violoncello - Maurizio Ben Omar, Coro Monastero di Bose
-SCHUBERT AND LEKEU sonate Violoncello e Pianoforte - Andrea Lucchesini
-BACH AND BRUNELLO 6 Suites a Violoncello Solo
IL PUBBLICO
L’intento principale di EGEA è quello di realizzare produzioni originali e di qualità, ma che soprattutto si riconoscano per il carattere tipico del “suono EGEA”, curate nella veste grafica, nella confezione. Produzioni che stimolino l’interesse di interlocutori attenti, appassionati, frequentemente delusi da riedizioni rimasterizzate di prodotti discografici di largo consumo. L’utente tipico dei prodotti EGEA è sicuramente un appassionato di musica raffinata, attento alla qualità audio del CD, interessato a produzioni inedite, provvisto di competenze musicali. Ascolta mediamente generi differenti: Jazz, classico, etnico, etc. E’ fidelizzato verso l’etichetta. Il progetto di Brunello, oltre al pubblico del mondo “classico”, potrà essere molto apprezzato anche dal pubblico di EGEA.
Biografia
Ė uno dei nomi più significativi dell'attuale panorama musicale italiano ed internazionale. Il giovane violoncellista veneto - classe 1960 - appare sempre sorridente ed abbracciato al suo strumento (un prezioso Maggini del 1600 appartenuto al grande Franco Rossi); nelle interviste parla con uguale calore di musica, poesia, natura; a proposito di natura, se potete guardate il filmato del suo concerto all'alba sul monte Fuji in Giappone: Mario Brunello suona seduto praticamente nella neve e alla fine il "musicista - montanaro" (come ama definirsi) torna a valle sugli sci, con lo strumento in spalla.
Brunello inizia la sua attività, come molti musicisti, in orchestra; suona a Venezia nell'Orchestra della Fenice e poi è primo violoncello alla Scala; nel 1986 è il primo italiano a vincere il Concorso Internazionale Ciajkovskij, e da quel momento la carriera prende il volo. Collaborerà con i direttori più importanti al mondo: Mehta, Giulini, Ozawa, Muti, Gergiev, Chung, Bychkov e soprattutto Abbado, che ripetutamente lo ha voluto con le sue orchestre (quella del Festival di Lucerna e l'Orchestra Mozart) sia come solista che come direttore.
Sempre più spesso Mario Brunello si presenta in questa doppia veste; nella direzione ha investito una buona parte delle sue energie anche fondando nel 1994 l'Orchestra d'Archi Italiana (che porta al debutto dopo due anni dedicati esclusivamente allo studio); anche nella musica da camera Mario Brunello collabora con professionisti internazionali di altissimo livello (Gidon Kremer, il Quartetto Alban Berg, Frank Peter Zimmermann, Salvatore Accardo, Andrea Lucchesini) anche creando combinazioni inusuali (ricordiamo solo le sonate di Bach realizzate da Brunello insieme al fisarmonicista Ivano Battiston).
I programmi che Brunello propone sono frutto di progetti più ampi che coinvolgono forme d'arte diverse, dalla letteratura alla filosofia alla scienza alla pittura; in queste performances il musicista non si esprime solo attraverso le sue interpretazioni del repertorio più tradizionale, ma anche nel suo interagire - spesso anche improvvisando - con attori, studiosi, musicisti di altra estrazione culturale: da qui gli spettacoli costruiti insieme a Margherita Hack, Uri Caine, Paolo Fresu, Dario Paolini, Moni Ovadia, Vinicio Capossela, per citarne solo alcuni.
L'invito di Brunello è perentorio e varrebbe la pena di dedicarci un po' di sana attenzione: "Non lasciamo la nostra mente alla ruggine".
Rockstar - marzo 2009
Jam - gennaio 2009