LORENZO HENGELLER IN CONCERTO
mercoledì 16 marzo RADIO3 SUITE in diretta dalla sala A di Radio RAI
mercoledì 13 aprile FIRENZE Bollani & Friends
giovedì 21 aprile ROMA Micca Club
sabato 13 agosto BASSIANO (LT) Le notti dell'utopia
domenica 14 agosto PIETRELCINA (BN)
Con il suo terzo Long Playing - come si sarebbe detto nei suoi tanto amati anni ’50 e ’60 -, il vulcanico, l’ironico Lorenzo Hengeller torna a travolgere e (con)fondere generi, stili, autori e citazioni con una raffica di nuove, divertite e irresistibili “canzonette”. Un crooner che intrattiene il pubblico sul suo swing, raccontandoci esilaranti storie di minima vita quotidiana. Spesso talmente minima e misera, da apparire grottesca.
Ascoltare il cd è come leggere, ridendo per non piangere, le pagine di cronaca sull’Italietta dei nostri giorni. E quindi meglio evadere per rifugiarsi in un passato – almeno musicalmente – migliore. Attingere alla musica di Luttazzi, Kramer, Carosone, Savona e il Quartetto Cetra non è più per Hengeller solo un nostalgico omaggio ai riveriti maestri, quanto piuttosto l’unico linguaggio possibile per raccontare con sguardo distaccato e ironico i molti vizi e le poche virtù degli italiani. Per di più potendo godere della vista privilegiata che il teatro vivente di Napoli gli concede quotidianamente. «Questa volta – afferma Hengeller - sono stato più attento a declinare ritmiche diverse e a volte volutamente "kitsch". Oltre lo swing, ho usato tango, samba "da matrimonio", duine "sponda e sponda" da avanspettacolo, che erano usate molto dal Quartetto Cetra e da Carosone proprio per rendere più "drammatizzate" le storie. Insomma - conclude Hengeller - nulla di rassicurante in musica per essere il più serio possibile nel gioco!»
Si capovolge il Vesuvio… ed ecco scorrere sulle note del piano di Hengeller i ritratti dell’inquietante Tassista intellettualoide; l’opportunista ex compagno delle elementari in Superenalotto con il cameo di Gianluca Guidi; il gioco dei doppi sensi nell’incontro tra un pianista e una turista che vuole sempre cantare in Lezioni di piano; la struggente ballad a due voci, con la moglie fedifraga incinta che sale all’altare, mentre il suo amante la vede passare seduto in chiesa, ne Il Mangiatore di Tabacco; la parodia del latin-lover moderno in Veteroplayboy, con Stefano Bollani che qui si esibisce eccezionalmente alla voce anziché al piano; la mancanza di futuro per il “guappo” tutto griffes, ignoranza e scooterone in Guapparia 2000; il cinico ritratto del medico sadico e disposto a tutto per il successo nel “tersilliano” Primario. Non mancano i raffinati memorabilia e i divertissement di Ricordi…Rai, di Cento…da questo giorno!, e il fake di Edizione Straordinaria Tg con la complicità di Marisa Figurato, storica voce del Tgr della Campania; gli omaggi ad Anita Ekberg e alla dolce vita in Che Afa Fa (titolo che, letto in napoletano veloce, significa “che vuoi fare?”); a Lelio Luttazzi in Nostalgia Per La Musica, brano presentato nel programma tv Studio Uno che non incise; al Quartetto Cetra in Musetto; a Eduardo Scarpetta in ‘Na cosa tosta su testo originale del grande commediografo partenopeo. E infine lo strumentale Caccioppoli vs. Gould, immaginario incontro impossibile tra due noti geni-nevrotici, il matematico napoletano e il pianista canadese.
Il Messaggero - 26/09/10
AGI 07/10/2010
AGI (SPE) - 07/10/2010 - 17.06.00
MUSICA: PIANISTI, GUAPPI E MATEMATICI NEL CANZONIERE DI HENGELLER
ZCZC AGI0691 3 SPE 0 R01 / MUSICA: PIANISTI, GUAPPI E MATEMATICI NEL CANZONIERE DI HENGELLER = (AGI) - Roma, 7 ott. - Ci sono i guappi e Rosa Russo Iervolino, il matematico napoletano Renato Cacioppoli, nipote di Bakunin, e il musicista canadese Glenn Gould. Attorno a loto, si muovono storia di comune vita quotidiana, 'Il tassista', 'Lezioni di piano', 'Vetero playboy', 'Primario', tutti insieme ad affrescare il 'Canzoniere minimo leggero', terzo album del pianista, compositore e cantante Lorenzo Hengeller, che domani sera sara' su Tg3 'Linea Notte'. Se lo swing continua a essere il suo faro, cominciano ad affacciarsi ritmiche diverse: "ho anche usato - racconta il musicista - tango, samba da matrimonio, duine 'sponda a sponda' da avanspettacolo che erano molto usate dal Quartetto Cetra e da Renato Carosone per rendere piu' drammatizzate le storie". Su atmosfere che rimbalzano gli anni Cinquanta e Sessanta, si affacciano 15 canzoni, dove la fanno da padrone i vizi e le virtu' dell'Italia di ieri e di oggi, sottolineati da Hengeller col suo incedere di napoletano ironico e colto, un musicista che insegna italiano ("part-time a nove ore a settimana", dice sorridendo) in un istituto alberghiero di Ischia ma che manifesta interesse sconfinato per la matematica. Eccolo allora citare Fibonacci e i gradi armonici, riflettere sulle simmetrie nelle partiture di Bach (tanto da indurlo a definire il compositore tedesco "il piu' matematico dei musicisti"), tessere l'elegia della matematica pura "che quando e' tale scantona nell'anarchia". (AGI) Red (Segue) 071707 OTT 10 NNNN
AGI (SPE) - 07/10/2010 - 17.06.00
MUSICA: PIANISTI, GUAPPI E MATEMATICI NEL CANZONIERE DI HENGELLER (2) ZCZC AGI0692 3 SPE 0 R01 / MUSICA: PIANISTI, GUAPPI E MATEMATICI NEL CANZONIERE DI HENGELLER (2)= (AGI) - Roma, 7 ott. - Non c'e' poi tanto da meravigliarsi se Hengeller ha finito per dedicare un brano strumentale a Caccioppoli, il grande matematico napoletano che aveva Bakunin per nonno e che venne arrestato nel 1938 per aver fatto suonare, come in 'Casablanca', la Marsigliese alla presenza di agenti dell'Ovra, la polizia segreta fascista, durante la visita di Mussolini a Napoli. La canzone e' 'Caccioppoli vs Gould', immaginario incontro impossibile tra due geni nevrotici: il matematico e il pianista canadese. Sul piano di Hengeller scorrono poi note esilaranti: il ritratto del tassista che recita la parte dell'intellettuale, l'opportunista compagno delle scuole elementari, il gioco dei doppi sensi nell'incontro tra un pianista e una turista, la parodia del latin lover moderno, il ritratto simil-Sordi del medico disposto a tutto per il successo. Piatto forte dell'album e' 'Guapparia 2000': qui Hengeller prende spunto da una infelice frase di Rosa Russo Iervolino in occasione del funerale di Mario Merola. Il sindaco di Napoli aveva detto che la guapparia era un valore per i napoletani e che andava riscoperto. "Il guappo - spiega Hengeller - e' la figura anche vigliacca che non si espone mai e che manda altri a incutere timore". Ecco allora che il musicista lo disegna tutto griffe, ignoranza e scooterone, pronto a picchiare la sorella quando la scopre impegnata a fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Ad attendere il guappo una fine ingloriosa: un urlo al ristorante, poi due spari, "c'a' capa din't a pizz e' a' muri'", morto con la faccia spiaccicata sulla pizza. Ricco nel disco, che vanta la partecipazione in voce di Stefano Bollani e Gianluca Guidi, il carnet degli omaggi: ad Anita Ekberg e alla dolce vita, a Lelio Luttazzi, ad Quartetto Cetra, a Eduardo Scarpetta. (AGI) Red 071707 OTT 10 NNNN